Alex Procacci: il volto dietro la magia
Intervista al direttore artistico di Aqualand: “Lavoriamo per liberare dai pregiudizi la figura dell’animatore e proporre al pubblico professionisti di altissimo livello.”
È appena iniziata la stagione 2022 degli Aqualand Show, con il debutto di “Rapunzel” e “TikTok”, che hanno già riscosso un grande successo tra il pubblico del Parco, e prestissimo andrà in scena anche il terzo spettacolo, l’inedita sfida canora “Yesterday&Today”.
La fama che negli anni si sono guadagnati gli show di Aqualand è il frutto di un lavoro intenso, portato avanti con passione e, soprattutto, grande professionalità da tutti coloro che ne fanno parte. È grazie a loro che prende vita questa magia capace di entusiasmare grandi e piccini.
Se c’è un volto dietro tutto questo, è quello di Alex Procacci, punto fermo nella direzione artistica degli Aqualand Show dal 2006. Gli abbiamo fatto qualche domanda per entrare di più nel suo mondo e farci raccontare qualche curiosità sul suo lavoro dentro e fuori Aqualand.
Ma prima, conosciamolo meglio.
Chi è Alex Procacci
Polistrumentista, cantante, autore, arrangiatore, compositore, regista, Alex è una fucina di idee e creatività in moltissimi ambiti artistici. La sua passione e il tuo talento lo hanno portato a collaborare con numerosi artisti stranieri e italiani, tra cui Joy Malcom, Larry Ray, New Trolls, Gemelli Diversi, Edoardo Bennato, Brian May, Annalisa Minetti, Joice Yuille, Lorella Cuccarini, Luisa Corna e tanti altri. Ha inoltre arrangiato e condotto le voci per diversi prodotti discografici fra i quali Boom dei Gemelli Diversi, God is Funk dei TGP, We Will Rock You CD del cast italiano del musical dei Queen.
Ha maturato una grande esperienza anche nell’ambito del musical dove ha rivestito il ruolo di vocal coach e/o autore in produzioni che hanno calcato alcuni dei teatri più importanti d’Italia. Peter Pan, We Will Rock You, Rapunzel, Turandot La Regina di Ghiaccio, Aladdin il musical Geniale e Pinocchio reloaded sono solo alcuni tra i più celebri.
Da quasi 30 anni si dedica anche all’intrattenimento nei parchi a tema, un’attività che lo ha visto pioniere nel 1993, quando insieme a Maurizio Colombi, regista e commediografo, è stato il primo in Italia a sperimentare il format teatrale all’interno dei parchi divertimenti.
Gli obblighi e le restrizioni legati alla recente Pandemia hanno avuto inevitabili ripercussioni anche su Aqualand, che nella stagione 2021 ha dovuto affrontare sfide inaspettate. Per questo motivo, nella nostra chiacchierata con Alex abbiamo voluto cominciare con una domanda che avesse a che fare con la sorprendente prova di resilienza dello scorso anno.
Lo scorso anno ti sei messo alla prova per sviluppare un progetto artistico che mantenesse gli alti standard qualitativi degli Aqualand Show, e che, allo stesso tempo, garantisse il rispetto delle norme e la sicurezza dei performer. Vuoi raccontarci come hai affrontato questa sfida?
Come spesso accade, se affrontate con il giusto spirito, le sfide possono trasformarsi in fantastiche occasioni, e così è stato lo scorso anno per gli Aqualand Show. La Pandemia ci ha costretti a rivisitare il format a cui eravamo abituati e che vedeva in scena 9 performer professionisti, tra attori, cantanti e ballerini. La necessità di mantenere il distanziamento ci ha dato lo spunto per un format nuovo e del tutto inedito. Abbiamo scritturato 7 artisti, di cui 4 cantanti/ballerini e una small band di 3 elementi e insieme a loro abbiamo messo in piedi uno show musicale differente, più vicino al concerto che non al musical, che per forza di cose ha dovuto mettere un po’ da parte la recitazione. Non sapevamo se l’esperimento avrebbe funzionato, ma è stato così! Il pubblico ha apprezzato moltissimo, al punto che quest’anno abbiamo deciso di proporre un format ibrido capace di coniugare il vecchio e il nuovo.
Ritroveremo quindi una band come lo scorso anno e torneranno anche le performance attoriali?
Proprio così. Dopo il successo dello scorso anno non potevamo che fare tesoro dell’esperienza e proporre un format del tutto inedito ed originale. Aqualand, infatti, è il primo Parco al mondo a fare spettacoli con una band e musicisti che suonano dal vivo. In questo Aqualand ha un primato mondiale. Alla fine cogliere la sfida ed osare con qualcosa di nuovo ci ha premiati.
A proposito di sfide, tu lavori sia a teatro che nei parchi a tema, due banchi di prova sicuramente diversi. Tra i due quale preferisci?
Come hai detto tu, sono due sfide molto diverse ma tra le due io preferisco quella del parco.
Quando lavoro per il teatro scrivo anche le musiche e l’emozione di sentire qualcosa che hai composto tu in un teatro è davvero grande, ma alla fine il parco a tema ti regala un tipo di soddisfazione diversa e forse ancora più grande. Se qualcuno ha pagato il biglietto per andare a teatro, guarderà tutto lo spettacolo che gli piaccia o no, ma quando in un parco divertimenti riesci a catturare l’attenzione di chi si trova lì per un’altra ragione, allora hai la prova concreta che quello che stai facendo ha un grande valore. Ammaliare il pubblico è una conquista più difficile ma per questo più soddisfacente.
Catturare l’attenzione di un pubblico distratto da tutti gli stimoli di un parco a tema come Aqualand non dev’essere affatto facile. Eppure gli Aqualand Show riscuotono sempre un enorme successo. Quale pensi sia il fattore vincente?
Non solo è difficile catturare l’attenzione di un pubblico distratto, ma è ancora più difficile riuscire a farlo nello spazio di 25 minuti. L’obiettivo è condensare in un tempo ristretto tutte le emozioni, la meraviglia e la professionalità che si troverebbe in un teatro importante. Il mio obiettivo è proprio questo: riuscire a trasportare in un luogo dove è inaspettato, la professionalità che si vede in un teatro e penso sia proprio questo il fattore vincente. Purtroppo l’animazione è sempre stata un po’ declassata come intrattenimento non professionale, nonostante ci siano tantissimi casi in cui dal mondo dell’animazione vengono artisti di musical eccezionali e professionisti dell’intrattenimento fantastici, come, ad esempio Fiorello. Insieme a Maurizio Colombi lavoriamo per liberare dai pregiudizi la figura dell’animatore e per proporre al pubblico dei professionisti di altissimo livello.
Da come parli immagino che tu sia anche molto esigente con i performer che scritturi per gli Aqualand Show.
È così. Quello che voglio è che il pubblico senta cantare, recitare, danzare al massimo livello con coreografie, musiche e costumi professionali. Tutti i nostri cantanti, ad esempio, cantano rigorosamente dal vivo, cori inclusi, e nella maggior parte dei parchi non è così. Tutto questo rappresenta il fattore chiave per generare stupore nello spettatore, che in qualche modo, anche se non è del settore, sente la differenza e riconosce la qualità. Inoltre, se sei più esigente con il cast e gli dai delle responsabilità maggiori, anche la performance sarà più alta, così come l’esperienza e il bagaglio personale per il professionista. Non a caso, una grandissima percentuale degli artisti che hanno lavorato ad Aqualand, dopo il Parco sono decollati professionalmente ottenendo ruoli nei musical più belli e importanti in Italia e all’estero.
In cosa si cimenterà quest’anno il cast di Aqualand?
Siamo già andati in scena con “TikTok”, e con “Rapunzel”. Il primo è uno dei due spettacoli inediti che proponiamo quest’anno. Il secondo è un riadattamento della famosa favola che strizza l’occhio al musical originale in cui ho lavorato come compositore e arrangiatore insieme a Lorella Cuccarini nel 2014. Oltre a questo abbiamo il secondo spettacolo inedito nel palinsesto di quest’anno: “Yesterday&Today”. Si tratta di una sfida interna nel cast di Aqualand nel decretare se sia migliore la musica del passato o quella contemporanea. La cosa divertente è che il pubblico sarà coinvolto nel verdetto finale che, quindi, potrebbe cambiare ogni giorno!
Questa estate ad Aqualand vi aspetta uno tsunami di emozioni…e non solo!
Venite a trovarci, vi aspettiamo!